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LIFESTYLE

Il natale a casa di Gabriella

 

Mi chiama la mia amica Gabriella del blog cibus alius e mi chiede: “Cosa ne pensi di darmi una mano a realizzare la tavola di Natale per casa mia?” Il tempo di mettere le scarpe e sono già sotto casa sua.

Invitarmi a queste collaborazioni è come invitarmi a nozze, è sempre spunto per nuove idee, e poi c’è sempre un gran ridere.

La mise en place di casa sua, la rispecchia a pieno, sobria, elegante, tutto è al punto giusto, senza eccessi o fronzoli, ma non per questo  manca di originalità.

Tra un tarallino e l’altro  (che abbiamo usato per il piattino del pane), siamo riuscite a mettere su un’apparecchiatura degna del Natale e attraverso il suo racconto , vi mostro i dettagli per ricrearla anche a casa vostra.

 

 

 

Che il Natale sia la mia festività preferita l’ho già detto. Ormai ci siamo. Le lucine, l’albero, l’atmosfera, tutto è pronto per ricordare quell’antica storia di un bambino di cui tutti conosciamo il finale ma che non ci stancheremo mai di vivere e di raccontare. Ed è cosi che, immersi in questa magica atmosfera, la notte di Natale, riuniamo tutta la famiglia.

Ma dove si riunisce la famiglia? Attorno ad un tavolo, ovviamente. Ed il Natale, con la sua tavola, è il momento che più aspetto con impazienza. Mi piace che sia speciale, curata e che possa comunicare, anche attraverso piccoli dettagli, tutto lo spirito e la gioia di questa festa. E a volte basta davvero poco, un dettaglio, un oggetto, dei fiori, un armonia di luci e colori per dare alla nostra tavola delle feste un mood natalizio davvero chic per stupire i nostri ospiti e ricreare quell’aura di magia che tanto ci piace.

Cominciamo dalla base.

La tovaglia veste la tavola. Cosi ho scelto la mia preferita. Bianca, di lino e ricamata. Piatti e bicchieri quelli, che nella dispensa, aspettano un’occasione speciale per dar sfoggio di se.

 

 

 

Il centrotavola è il cuore della tavola. Deve colpire e conquistare gli ospiti. Per la sua realizzazione abbiamo disposto sul tavolo dei rametti di carrubo alternati a quelli di pino. Tra i rami candele profumate a dare luce e calore e il rosso delle mele a ricordarci che è Natale.

Abbiamo pensato alla disposizione degli invitati e ad un cartoncino di carta pane con su scritto il loro nome. Ciò li farà sentire subito accolti e coccolati.

La mia tavola è pronta. Non so se sia stata d’ ispirazione ma con un pò di  fantasia saprete sicuramente trasmettere alla tavola di Natale il vostro gusto, tutta la vostra personalità ma soprattutto il bene e l’amore che provate per i vostri ospiti.

 

 

 

FOOD

Brownies cioccolatosi per Natale

 

 

Troppo indaffarati in questo periodo vero?

Ultimi acquisti, consegne prima che termini l’anno, commissioni da sbrigare,  tremila cose da fare e il terrore di dimenticare qualcosa.

 

 

 

 

 

Dopo qualche consiglio per la tavola di Natale e qualche piatto da preparare, mi sono lasciata coinvolgere dalla mia amica Gabriella del blog cibusalius

per la preparazione del suo dolce.

Parola d’ordine per quest ricetta: SMART!

E’ fondamentale in questi giorni di grande frenesia alternare a piatti elaborati,  altri d’immediata preparazione.

I brownies, dolci di provenienza Americana, sono una vera leccornia, e sono velocissimi da preparare.

Hanno la caratteristica di avere una crosticina esterna e un impasto morbido e fondente.

Si prestano ad esser decorati come più si preferisce e soprattutto sono tanti gli abbinamenti che si possono fare, dall’aggiunta di caramello, crema alle nocciole, gelato, marmellata ai frutti rossi, panna, creme agli agrumi e tanto più quanto offre la vostra fantasia e golosità.

I nostri,  non hanno avuto il tempo di esser sfornati e fotografati, che subito li abbiam divorati.

 

 

 

 

 

BROWNIES

QUESTI DOLCI POSSONO ESSER CONSERVATI IN FRIGO PER UN PAIO DI GIORNI E POTETE DIVERTIRVI A DARGLI FORME DIVERSE PER RENDERE LA RICETTA ANCOR PIU’ NATALIZIA.NOI LI ABBIAMO TAGLIATI A FORMA DI STELLE E ALCUNI LEGATI CON UN FIOCCO ROSSO.

 

 

INGREDIENTI

  • 130 G DI CIOCCOLATO FONDENTE
  • 230 G DI ZUCCHERO
  • 100 G DI BURRO
  • 100 G DI FARINA
  • 2 UOVA
  • 50 G DI NOCCIOLA

 

PREPARAZIONE

  • In un pentolino mettete cioccolato a pezzi e burro e fate sciogliere a bagno maria.Una volta sciolto,lasciate raffreddare.
  • Nel frattempo con uno sbattitore lavorate uova e zucchero, unite il cioccolato fuso, la farina setacciata e le nocciole tagliate grossolanamente.
  • Amalgamate il tutto.Versate il composto in una teglia ( 20 x 15)  imburrata e infornate a 180° C x circa trenta minuti.
  • Lasciate che si raffreddi e tagliate come meglio preferite prima di servire.

 

LIFESTYLE

Il Natale a casa mia

 

In tutte le occasioni mi piace che si festeggi a casa mia, dai compleanni alle ricorrenze piu’ importanti,

mi gratifica accogliere e far sentire speciali i miei ospiti, curandone dettagli senza tralasciare nulla.

Arredare casa e aggiungere degli elementi decorativi è una delle passioni che accomuna molte donne e

Il Natale, occupa sicuramente un posto speciale nella mia lista.

Preferisco concentrarmi su pochi ma importanti elementi; l’albero prima di tutto, qualche lucina con ghirlanda sul mobile piu’ importante e infine il tavolo da pranzo. Detesto gli addobbi in tutta casa, effetto gran bazar, almeno che il risultato finale sia ultra chic.

Apparecchiare per un giorno così speciale deve avere toni e attenzioni altrettanto speciali.

 

Mi diverto di anno in anno a crearne di diversi senza spendere un patrimonio, anzi utilizzo tutto ciò che trovo in casa e riciclo molti oggetti, dandogli nuova vita, dalle vecchie stoviglie trovate in credenza, a regali ricevuti e mai utilizzati, ma soprattutto sfodero tutta la cristalliera e la

cristalleria, compresi oggetti della nonna. Bandite carte, plastiche o similari..in questi giorni mettete funzione powerful  a lavastoviglie e lavatrici!

 

Se poi, proprio non resistete allo shopping ed avete voglia di vestire la tavola di nuovo, un’alternativa valida è la scelta dei mercatini dell’usato. Per me sono una passione e negli anni ho accumulato una vera e propria fortuna, da vecchi sevizi completi di piatti R. Ginori, posate in argento

stile Inglese a varie ceramiche e antichi tessuti in lino con ricami preziosi. Sarebbe opportuno non svuotare il portafogli tutto d’un colpo, bensì, pensare di acquistare di tanto in tanto durante l’anno.

Poi ci sono siti fantastici dove trovare oggetti carini e scontati come dalani, etsy  per i patiti del vintage e poi ancora  h&m  zara home

Quando si realizza una tavola, è importante giocare con le sovrapposizioni, alternando gli stili delle varie stoviglie che si è deciso di utilizzare, i vari strati di tessuto e diversi colori di una stessa palette, curandosi, di mantenere sempre un fil rouge. E’ fondamentale, quindi partire da un

tema, che può essere il colore, lo stile che si vuol ricreare oppure dall’ atmosfera.

L’idea della mise en place di quest’anno mi è venuta mentre passeggiavo per la campagna con la mia amica di avventure Gabriella, del blog  cibusalius ed è con lei che ho preparato la mia tavola di Natale.

Il mio punto di partenza è stato il verde.

Fondamentale, a questo punto, sarà raccogliere dei piccoli rametti prestando attenzione a non rovinare le piante a non sradicare alberi secolari e soprattutto non dimenticate di chiedere il permesso nel caso in cui la campagna o il giardino fosse di qualche parente o vicino.

 

Sulla base di questo possiamo iniziare.

 

 

Gabriella ha disposto lungo un tavolo rettangolare dei rametti di felce, ha continuato inserendo quelli di carrubo alternadoli di tanto in tanto con quelli di quercia e di pino.

Prestate attenzione a poggiare tutto in maniera equilibrata ,creando dei vuoti e dando una forma che dal centro vada assottigliandosi verso gli estremi.

 

 

 

 

A questo punto ha disposto dei vecchi candelabri in ottone trovati in un mercatino in Provenza e delle palline color oro posizionate qua e là, man mano apparecchiato con piatti di vario stile.

Alla base un piatto shabby, un tovagliolo sui toni aubergine e oro, sopra appoggiato un piattino d’ antipasto di colore blu intenso e oro

e per renderlo visibile,  una piccola ciotola trasparente per eventuali zuppe.

 

 

 

Immancabile piattino del pane (per l’occasione ho preparato dei muffins ai cereali) posate disposte in maniera classica e bicchieri sui toni del verde per richiamare il centrotavola e quelli da vino trasparenti  ed eleganti.

 

 

 

 

La mia tavola è bella che pronta in due semplici mosse e non mi resta che attendere gli ospiti e sapere se vi è piaciuta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FOOD

Notte prima di Natale

 

 

 

” No! Non mettere le pantofole, altrimenti ci sentono!”

Scivolavamo dal letto come anguille con il timore di esser sentite nel bel mezzo della notte.Quatte, quatte ci infilavamo nel lungo corridoio, illuminato dalle fioche lucine di un’immenso albero di Natale situato nella grande sala da pranzo.

Era la notte prima del 25 Dicembre, io e mia sorella incuriosite dai regali da scartare l’indomani, ci nascondevamo dietro il divano stile barocco, aspettando che arrivasse Babbo Natale.

Dopo attese estenuanti, mia sorella, morta dal sonno, m’implorava di tornarcene a letto: ” Tanto Babbo Natale ci vede e di qui non passa !”

Ed io più assonnata di lei, con un filo di sconfitta la seguivo in camera.

Mi consolava che di li’ a poco sarebbe  stato mattina e avremmo scartato i tanto attesi regali.

E per fortuna il mattino arrivava!

Tempi un pò più rigidi quelli di una volta, regole ferree, da gestapo direi.

“Niente regali se prima non terminate la colazione!” Rimbombava nella cucina.

Quello era il momento dei dispettini della prima mattina, del latte caldo e delle buone tortine fatta dalla mia mamma.Era un momento dolce e pieno di entusiasmo.

Ricordando questi momenti ho preparato con mia sorella dei panini al cioccolato.Mi piace coccolare la mia famiglia soprattutto nei giorni di festa, quando tutto ha un ritmo più tranquillo e lento.

Potrebbe essere anche  la vostra idea per la colazione della mattina di Natale oppure un regalo da donare ad amici o parenti.

 

 

 

 

 

 

 

PANGOCCIOLI AL CIOCCOLATO

E’ una ricetta che necessita un pò di pazienza avendo diversi momenti di lievitazione.Ma assicuro che sarete soddisfatti e appagati dal loro gusto.Ah!! Suggerisco la doppia dose..

INGREDIENTI

  • 500 G DI FARINA MANITOBA
  • 270 ML DI LATTE
  • 25 G DI LIEVITO DI BIRRA
  • 120 G DI ZUCCHERO
  • 6 G DI SALE
  • 50 G DI BURRO
  • 1 UOVO DA ALLEVAMENTO A TERRA
  • 100 G DI GOCCE DI CIOCCOLATO FONDENTE

PREPARAZIONE

  • Fate intiepidire il  latte e aggiungete il burro.
  • Intanto nella planetaria munita di gancio versate la farina, zucchero, e il sale, fate lavorare.
  • Aggiungete il latte intiepidito e  impastate a velocità bassa.
  • Unite un pò per volta il burro a pezzi e continuate la lavorazione.
  • Una volta creato il panetto, ungete una coppa di olio, riponete l’impasto e fate lievitare, ci vorrà circa un’ora.
  • Trascorso il tempo di lievitazione, su una spianatoia infarinata, stendete l’impasto con matterello, aggiungete le gocce di cioccolato e chiudete a libro.Stendete l’impasto e chiudete nuovamente a libro per 4 volte.
  • Fatta questa operazione ,ricoprite con una pellicolae fate lievitare.
  • Trascorsi 20 minuti, dividete l’impasto in tante parti uguali e formate delle palline.
  • Lasciate lievitare nuovamente prima di infornare a 180° x circa 20 min. e non prima  di aver spennellato dell’uovo su ogni panetto.
  • Fate raffreddare un pò prima di servirli.
FOODLIFESTYLE

natale in compagnia, l’aperitivo

 

Come per ogni festa, il momento dei preparativi e i giorni che la precedono, sono quelli del grande entusiasmo, fermento e voglia di fare.Cucinare per  familiari ed amici è certamente un atto di grande amore ma è altresì  momento di lungo lavoro ed ore trascorse ai fornelli.

Probabilmente sono i giorni in cui mettiamo in mostra le nostre migliori doti culinarie, cercando di sorprendere tutti.

Quale il modo migliore di approcciarsi ai preparativi?

Lasciarsi aiutare!, affinchè anche il dietro le quinte diventi  un momento di divertimento e condivisione.

Per questa ricetta, la cara Gabriella del blog Cibus alius è stata mia complice perfetta. Abbiamo scelto di proporvi una ricetta facile da preparare, ideale per l’ aperitivo oppure per l’antipasto, senza tralasciare il fattore ” wow! “

 

 

 

 

 

 

 

L’aspetto più allettante di questi simpatici fagottini  è che parte della loro preparazione può esser fatta il giorno prima. Potete cuocere le crespelle e tenerle in frigo sino a  12 ore e metter da parte il ripieno già cotto.Al momento di servirle ,dovrete solo assemblarle.

In questo modo avrete più tempo da trascorrere con gli invitati e curare i dettagli  per la mise en place. Preferisco sempre rendere più dinamici pranzi e cene che si prospettano eterni, coinvolgendo gli ospiti, puntando per l’aperitivo ad un angolo buffet dove tutti possano servirsi in

autonomia e creare un momento di comunicazione.

 

 

 

 

 

FAGOTTINI DI MANZO E FUNGHI

Non dimenticate di abbinare una bella bollicina a questo aperitivo/antipasto… un Franciacorta sarà l’ideale.

 

INGREDIENTI

PER LE CRESPELLE ( 6 PORZIONI)

  • 3 UOVA
  • 250 G FARINA 00
  • 500 ML DI LATTE
  • PIZZICO DI SALE
  • BURRO QB

PER LA FARCIA

  • 300 G DI TRITATO DI MANZO
  • 1/2 CIPOLLA , SEDANO E 1 CAROTA
  • 100 DI FUNGHI MISTI
  • FORMAGGIO CREMOSO
  • 1/2 BICCHIERE VINO BIANCO
  • SALE, OLIO evo, PEPE QB
  • SONGINO E ERBA CIPOLLINA PER DECORO

PREPARAZIONE CRESPELLE

  • Il giorno prima preparate le crespelle, iniziando a sbattere le uova in una ciotola aggiungendo latte e sale.Setacciate la farina e unitela al latte e uova senza creare grumi.
  • Formate una pastella  liscia e lasciate riposare per 20 min.
  • Trascorso questo tempo, riscaldate una padella antiaderente  e ungetela di burro.
  • Versare un mestolo della pastella, facendo roteare la padella, creando una crepe.
  • Girate e cuocete da entrambi i lati sino a renderle dorate.
  • Una volta preparate le vostre crespelle potrete riporle in frigo.

PREPARAZIONE FARCIA

  • Anche il ripieno potrà esser preparato il giorno prima.In una casseruola riponete il classico battuto cipolla,sedano e carota e fate stufare con un pò d’olio.
  • Aggiungete il trito di manzo e successivamente i funghi.Fate cuocere e sfumate con del vino.
  • Aggiustate  di sale e pepe e ammorbidite il tutto  se necessario con un mestolo d’ acqua.
  • A cottura ultimata unite il formaggio cremoso e mescolate.Fate raffreddare e riponete in frigo.

PRESENTAZIONE

  • Giunto il momento di presentarli, dovrete prima sbianchire gli steli di erba cipollina che  serviranno per chiudere i fagottini.
  • Riscaldate un pò la farcia in microonde.
  • Prendete una crespella riponete al centro il ripieno (circa un cucchiaio) chiudete a fagotto  e legate con un filo di erba cipollina.
  • In un elegante piatto di portata riponete del songino e adagiate le crespelle che attenderanno solo di esser morse.
FOOD

Il tempo delle mele – parte I –

 

Lo devo ammettere! D’ora in poi non sarà più un segreto. Non ho mai amato le torte di mele e soprattutto quelle mollicce e cariche di frutta.

Al contrario, impazzisco per il profumo che emanano, soprattutto se accompagnate da una abbondante nota di cannella e limone.

Come un pò tutti facciamo, in cucina ci si deve  adattare, ed io ho trovato la giusta soluzione, per appagare la mia golosità, accontentare la famiglia ed eliminare il fattore ” molliccio”.

In quest’avventura, due fantastiche aiutanti si sono rivelate fondamentali per la riuscita della torta, ma soprattutto per le condizioni in cui hanno lasciato la cucina!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 CROSTATA DI FARRO MELE E CANNELLA

La ricetta di questa frolla per me è infallibile. Mia mamma la usa da una vita e io la seguo a ruota 😉

 

INGREDIENTI

  • 500 G DI FARINA DI FARRO
  • 200 G DI BURRO
  • 120 G DI ZUCCHERO A VELO
  • PIZZICO DI SALE
  • 2 UOVA

Per la farcia

  • 3 MELE
  • 1 CUCCHIAIO DI ZUCCHERO DI CANNA E 1 DI ZUCCHERO BIANCO
  • UNA MANCIATA DI UVETTA SULTANINA
  • UNA SPOLVERATA DI CANNELLA IN POLVERE
  • 40 G DI FRUTTA SECCA A PIACERE
  • SUCCO DI 1/2 LIMONE BIO

PROCEDIMENTO

  • LAVORATE SU DI UNA SPIANATOIA O ROBOT LA FARINA CON BURRO FREDDO A PEZZI, SINO A RENDERE IL TUTTO SABBIOSO.
  • AGGIUNGETE IL PIZZICO DI SALE,  LO ZUCCHERO A VELO E CONTINUATE A LAVORARE AGGIUNGENDO LE UOVA.
  • UNA VOLTA CREATO IL PANETTO DI FROLLA, LASCIATELO RIPOSARE IN FRIGO PER 20 MIN.
  • NEL FRATTEMPO LAVATE, SBUCCIATE E FATE A PICCOLI PEZZI LE MELE.
  • METTETELE IN UNA BOULE E AGGIUNGETE I 2 TIPI DI ZUCCHERO, LA CANNELLA, L’UVETTA SULTANINA E IL SUCCO DI MEZZO LIMONE.LAVORATE IL TUTTO.
  • DIVIDETE LA FROLLA IN 2  E STENDETENE UNA PARTE  IN TORTIERA PER CROSTATE.
  • VERSATECI IL COMPOSTO DI MELE E COSPARGETE DI FRUTTA SECCA A PIACIMENTO.
  • ACCENDETE IL FORNO A 180 ° c E ULTIMATE LA CROSTATA CON LA RESTANTE PARTE DI FROLLA DECORANDOLA A PIACIMENTO.
  • INFORNATE! NON CREDO MOLTO AI TEMPI DI COTTURA STANDARDIZZATI, OGNI FORNO HA UNA PROPRIA VITA.CIRCA 20 MIN, QUANDO INIZIATE A SENTIRE L’ODORE, PER ME, VUOL DIRE CHE  E’ PRONTA.

 

FOOD

” Ma che cavolo ti mangi! “

 

 

Beh! Sicuramente non avrò fatto la scoperta dell’acqua calda!

Ma ci vorrebbe più tempo!

Più tempo per se stessi, più tempo da dedicare agli amori, più tempo per ritornare a giocare, soffermarsi e vedere che le cose belle non sono quelle che crediamo, ma quelle che ci fanno stare bene, quelle che ci coccolano senza toccarci e ci comunicano molto più di tante parole.

Ci vorrebbe più tempo per rendersi conto che alla fin fine basta così poco per star bene.

Corri, corri…ma poi, alla fine dove vai?

La cucina mi regala questo tempo, l’orologio si ferma e mi riprendo quello che il vivere a volte mi toglie.

Questa la mia ricettina “ COMFORT FOOD in a COMFORT ZONE “.

Ma che cavolo mi mangio!!”

Provate a farla e poi ci racconteremo!

 

 

 

 

 

VELLUTA DI CAVOLO CON SALMONE AFFUMICATO

Adoro queste ricette, per quanto strano possa sembrare; sono velocissime e facili da preparare.

Io, ho sempre una confezione di buon salmone in frigo,serve sempre anche per un aperitivo dell’ultimo minuto e per le cene dell’ ultimo secondo.

INGREDIENTI

  • 1 CAVOLO
  • 2 PATATE MEDIE A PASTA GIALLA
  •  1 PORRO
  • ACQUA, SALE, OLIO evo E PEPE QB
  • 2 CUCCHIAI DI FORMAGGIO CAPRINO
  • 150 G DI SALMONE AFFUMICATO (BUONA QUALITA’)
  • 100 G DI PANE RAFFERMO
  • ERBA CIPOLLINA

PREPARIAMO

  • Iniziate lavando e tagliando a pezzi grossolani cavolo, patate e porro e metteteli a cuocere in una casseruola con dell’acqua che li sfiori.
  •  Aggiustate di olio, sale, pepe e fate cuocere lentamente.
  • Nel frattempo tostate il pane raffermo e riduceteli a tocchetti e metteteli da parte, serviranno da crostini per la vostra vellutata.
  • Con i rebbi di una forchetta pungete cavolo e patate per controllare che siano cotti.
  • Frullate il tutto con un minipimer  aggiustate eventualmente di sale e siete pronti per servire.
  • Versate la vellutata calda nelle terrine, aggiungendo un pò del formaggio caprino, salmone a pezzi, crostini di pane, dell’erba cipollina e un giro di olio evo.
LIFESTYLE

Olivarum

Troppe volte accade di non riuscire a fare ciò che si vorrebbe, vuoi per il lavoro, vuoi per i troppi impegni. Tante le frustrazioni che ne seguono.

Rimandavo da anni il desiderio e il piacere di trascorrere una giornata in piena campagna,  di avere un contatto diretto con la natura e la curiosità di vivere un’ avventura  con essa.

Quando mi si è presentata la proposta  di prender parte all’ esperienza ‘ Olivarum’ non ho esitato un momento. Responso, immediatamente positivo!

 L’ iniziativa ha coinvolto turisti e stranieri che soggiornano in Basilicata, non ultima gente locale e bambini. Li ha visti tutti protagonisti di giornate inconsuete e piene d’entusiasmo.

 Un’avventura che ha reso partecipi tutti in maniera diretta facendo riscoprire antichi mestieri,  tradizioni legate alla raccolta delle olive e alla produzione dell’olio.

 

 

 

 

Sabato, ore 9,00, tutti pronti!

Appuntamento a Borgo San Gaetano. Ad accoglierci, in un viottolo lastricato di chianche calcaree, un glicine secolare di  rara bellezza e gli ospitali  padroni di casa, Noemi e Gianluigi.

Dopo una ricca colazione a base di crostate con marmellata, frutta fresca ,biscotti e altre prelibatezze locali, ci siamo mossi come squadre di veri lavoratori alla volta della campagna Lucana.

 

 

Grazie alla presenza di un maestro di quest’arte siamo riusciti ad individuare gli ulivi piu’ interessanti, a scoprirne segreti, grado di maturazione del frutto , leggende sulla perfetta raccolta e soprattutto ottime dritte per riuscire a tirar giu’ almeno 3 quintali di olive.

Attrezzi di ogni sorta ci hanno aiutato in questo che si è rivelato essere davvero un duro lavoro.

 

 

 

 

 

 

E poi si sa, dopo la fatica, la gratificazione!

Sarà perché il sole riscaldava come fosse ancora settembre, sara’ che la campagna (come dicono) mette appetito, sarà perché il picnic super chic era davvero all’altezza, anzi superando ogni aspettativa, ci siamo letteralmente fiondati su un banchetto d’altri tempi.

Direttamente per terra su di una tovaglia a quadri, il ben di Dio..frittate, peperoni, olive fritte, ciambotta, focacce,  pane, taralli e vino.

Momento di convivio, risate, scambi di battute e racconti di un tempo passato. La ripresa della raccolta ci ha visto un po’ tutti provati, solo i più duri hanno tenuto sino al calar del sole. La fatica ci ha rimandati  dritto nelle nostre confortevoli stanze.

 

 

 

 

Domenica, ore 11,00. Tutti, più o meno pronti.

La giornata, fortunatamente, ancora baciata da un gran bel sole.

Questa volta appuntamento direttamente in frantoio di ultima generazione.

L’intera mattinata  (se di mattina si può parlare visto l’orario!) tutta dedicata alla parte tecnica e alla produzione dell’olio.

Non nascondo l’emozione provata nel vedere in fila ad altri cassettoni quello che era il frutto della nostra fatica e che di li a poco sarebbe diventato oro verde.

Un profumo inebriante, di fresco, pulito, fragrante, di pane e pomodoro, di olio. Tutti trepidanti per l’attesa.

La presenza dell’agronomo ha permesso a tutti di comprendere tecniche diverse di produzione, dell’importanza della molitura a freddo e di tutto ciò che è legato alla riuscita di un olio perfetto. Abbiamo imparato le differenze tra le varie macchine, cenni di degustazione….e come riconoscere un buono e un cattivo prodotto.

Veder scorrere l’olio (il nostro olio) appena molito, mi ha subito portato indietro nel tempo, alla mia infanzia, di quando lo facevamo in famiglia, un vero e proprio rito.

 

 

 

Questa bellissima esperienza mi ha riportata bambina per un attimo e ridato sensazioni che avevo rimosso.

Epilogo di queste bellissime giornate en plein air è avvenuto nella magica cornice di Hotel Giardino Giamperduto.

 Gli ulivi secolari, il tipico venticello autunnale, il giardino incantato, lo sfondo di un panorama di campagna Lucana e un enorme tavolo centenario hanno accolto questa allegra compagnia.

Cosi si è conclusa questa esperienza, che personalmente mi trova arricchita e mi rimanda sicuramente al prossimo anno.

 

Mariangela

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