Agghiacciarsi alla parola Babka? Ecco perchè!
Alla frase prepariamo un Babka quasi mi tremavano le gambe. Così si proponeva qualche tempo fa mia sorella nel desiderio di voler preparare un dolce tanto lontano dalle nostre tradizioni eppur tanto vicino per profumi e sapori.
Chi mi conosce bene sa che ho uno strano rapporto con i lievitati, spesso mi scansano per timore di non venir fuori alla regola dell’arte e io negli anni mi sono convinta di essere l’anti lievito per eccellenza, di riuscire a non far crescere anche il più semplice dei dolci. Fortuna vuole che la voglia di vincere sulla ‘sfiga da lievito‘ ha prevaricato ed è così che tra un pianto isterico di Cecilia e un rincorrerci per casa con il suo amato dudù tra le braccia, sono riuscita nel mio obiettivo.
Questa volta mi sono messa con tutta la dedizione e a dirla tutta, seppur carino dalle foto non è stato il massimo dei risultati. Ragione buona per riprovarci e dare uno schiaffo a questo falso mito che mi sono attribuita.
Una versione originale di Babka
Questo dolce della tradizione ebraica mi ha sempre incuriosito, sarà per la sua forma o per gli ingredienti che mi riportano alle fredde mattine d’inverno. Scegliere di chiudere la treccia a ghirlanda gli ha donato una forma che riporta alla mente il Natale, un’idea simpatica anche da poter regalare. Trovo sia un dolce/non dolce perfetto per la colazione accompagnato con una tisana fumante oppure con una bella tazza di caffè e latte. Ho adattato gli ingredienti che più mi solleticavano le papille ma nulla vieta che si possa preparare il babka con delle marmellate o altre spezie.
Per realizzare il babka avete bisogno di tempo per la lievitazione e attrezzarvi di un pò di pazienza affinchè il miracolo avvenga. L’ideale è prepararlo in primo pomeriggio metterlo a cuocere la sera per gustarlo, dopo averlo riscaldato un pò in forno, al mattino. Eccovi la mia versione.
Natale il tempo delle riflessioni
Il Natale sembra esser il tempo da dedicare alle riflessioni, per il resoconto di un anno. Soffermarsi un attimo per rivedere come dalla pellicola di un film ogni singolo fotogramma gli istanti di questo anno che è stato sconvolgente per ognuno di noi. Ricorderemo per sempre questo Natale puntellato da preoccupazioni e incertezze sul futuro. Ma è pur vero che abbiamo un gran dovere di responsabilità verso tutte quelle piccole creature che si stanno affacciando a questo mondo. Dobbiamo mantenere alto il morale per i nostri genitori, familiari e tutti coloro che sono più fragili in questo momento, infondergli allegria e serenità. Son certa che ad attenderci ci sarà un mondo diverso se non migliore di questo, si, lo voglio sperare. Se li fuori c’è un gran caos, qui dentro nelle nostre case non può che regnare amore e serenità.
BABKA CIOCCOLATO, CANNELLA E MANDORLE
INGREDIENTI
- 150 g di farina manitoba (io Molino pasini)
- 250 g di farina O
- 60 g di zucchero
- 80 g di buro morbido
- 3 uova
- 10 g di lievito di birra fresco
- 20 ml di acqua a temperatura ambiente
- 1 cucchiaino di sale
- olio qb per ungere la ciotola
Per la farcia
- 50 g di burro morbido
- 50 g di mandorle tritate
- 5 cucchiai di zucchero di canna
- 1 cucchiaio di cannella
- 4 cucchiai di cacao amaro
- scaglie o gocce di cioccolato a piacere
- zucchero a velo per decorare
- 1 tuorlo e 2 cucchiai di latte da spennellare sul dolce
PROCEDIMENTO
- Sciogliere il lievito in acqua a temperatura ambiente.
- Nella ciotola della planetaria versare le farine, lo zucchero e infine il lievito disciolto e con la frusta a gancio azionare la planetaria a media velocità.
- Unire un uovo per volta e il sale. Continuare a lavorare. Unire poi a pezzi e poco per volta il burro.
- Continuare ad impastare a media velocità per 15/20 min. L’impasto deve staccarsi dalle pareti e risultare ben liscio. P.s. Prestare attenzione! Farine diverse potrebbe assorbire l’impasto in modo diverso. Se lo trovate eccessivamente morbido potete unirne ancora un pò e poco per volta sino ad ottenere l’impasto perfetto.
- Trasferire l’impasto sul piano di lavoro, formare una palla e dopo aver unto con olio una ciotola abbastanza capiente, lasciare lievitare per circa 3 ore ben coperto sino al raddoppio.
- Trascorso questo tempo, riprendere l’impasto, versarlo sul piano lavoro, appiattirlo con l’aiuto di un matterello dandogli forma rettangolare.
- A questo punto lo spessore della pasta deve esser di circa 1 cm.
- Preparare la farcia con il burro ammorbidito, zucchero di canna, cannella, cacao e le gocce di cioccolato, miscelarli e versarli sull’intero rettangolo di pasta. Spalmare bene sino a coprire l’intera superficie.
- Arrotolare la pasta partendo da un lato. Tagliare in due parti ( per il verso lungo) il rotolo di pasta e incrociarla per formare una treccia.
- Unire le due estremità a formare una corona e adagiarla su una teglia con carta forno.
- Cospargere la superficie di mandorle tritate e lasciare lievitare in forno con luce accesa per circa 1 ora.
- Spennellare con tuorlo e latte sbattuto prima di infornare a 180°C per 30/40 min.
Originale e raffinata! Bellissima la piccola ! Colori e materiali a dir poco egregi! Atmosfera quasi surreale, dalla descrizione del dolce alle sensazioni…i decori poi di un raffinato, il bianco che primeggia e rende tutto più prezioso! Lei è una donna di altri tempi, di gusto, accorta, bella! I Ci provo a fare la torta, non sono il mio forte i dolci, ma cercherò di trovare una farina gluten free per mia figlia, ci riuscirò!
Grazie …e buon lavoro.Rosaria Marino
Grazie di cuore Rosaria, attendo di vedere il suo risultato. Intanto buone feste. M.