FOOD

Treccia rustica a colazione

 

 La colazione dell’estate  ha un gusto tutto particolare.

Sarà per l’atmosfera che si crea, la possibilità che si ha di consumarla all’aperto, il fresco delle prime ore del mattino dopo una notte quasi insonne per via del caldo,

la fanno apprezzare maggiormente.

Un tavolino in ferro battuto, un terrazzino talmente piccolo da essere battezzato 41 bis, il profumo delle rose , il gelsomino ed una tenda in bisso lino che leggera svolazza al soffio del vento.

Una tovaglietta bianca , l’ immancabile aroma  del caffè alla moka, gli odori aspri e dolci della frutta fresca e dei succhi appena premuti,

il calore che dalla cucina vien fuori e porta con sè il profumo della cottura al forno.

Una nuova ricetta, che avvolge come una coccola, fatta di lievitato per confortare dalla notte e di energetico, grazie  alla frutta presente all’interno.

La colazione d’estate si concede a tutti anche a chi di solito  durante tutto l’anno corre e non riesce ad apprezzarla.

colazione

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La colazione, appuntamento immancabile

L’arrivo della piccola Cecilia ha di certo scardinato ogni abitudine in famiglia creando dei nuovi ed emozionanti equilibri.

Il suo dolce temperamento mi permette comunque di avere qualche legame con la mia vita passata, solo, necessita di un’organizzazione diversa.

Fare colazione con lei significa il più delle volte averla in braccio che attaccata ad un seno consuma il suo pasto mentre con l’altra mano, rubacchio un caffè o addento qualcosa.

Come sempre la prima colazione, resta per me il pasto più importante e soprattutto ora che c’è anche lei, la mia dieta necessita di maggiori attenzioni.

I consigli della nutrizionista

Chiacchierando con la mia amica nutrizionista e biologa, Maria Calò su come pianificare la mia colazione  e palesandole la volontà ad usare  farine da grani antichi lucani per la realizzazione di questa ricetta, mi ha risposto:

“Da biologa, quando sento parlar di grani antichi, non posso che esserne felice in ottica di salvaguardia della biodiversità,

valore aggiunto delle piccole realtà locali che scelgono di coltivare specie antiche e autoctone in armonia con ambiente e territorio in alternativa

al mercato delle multinazionali (occhio a non dedurre che l’OGM sia il male!)”

Farine da grani antichi

“Da nutrizionista noto con piacere la scelta della farina di tipo 1.

Erroneamente siam portati a credere che le farine integrali abbiano qualcosa “in meno” associandole spesso a tristi diete dimagranti.

In realtà durante la produzione della farina più questa viene raffinata (come nel caso della 00) più si eliminano importanti nutrienti: vitamine, sali minerali e amminoacidi dal germe e fibra dalla crusca, lasciando quindi solo l’amido (zucchero).

Ecco perché la scelta di farine meno raffinate come la 0, 1, 2, fino all’integrale, non deve esser vista come una privazione,

perchè al contrario è un utilizzo ben più intelligente di un prezioso alimento che la terra ci offre. “

 

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TRECCIA CON ALBICOCCHE CARAMELLATE

Ricetta perfetta anche se sostituita con ingredienti salati, tipo speck, formaggio ecc.

Come anticipato, per la realizzazione di questa ricetta ho usato farina semi integrale di farro spelta, un’antica varietà lucana macinata a pietra dall’azienda agricola biologica lucana    Milonia.

INGREDIENTI

  • 250 G DI LATTE
  • 1 LIEVITO DI BIRRA
  • 1 CUCCHIAIO DI ZUCCHERO
  • 1 UOVO
  • 300 G DI FARINA 00
  • 250 G DI FARINA SEMI INTEGRALE -Io ho usato ‘Forenza’ molino Milonia
  • 50 G DI OLIO EVO
  • 10 G DI FIOR DI SALE
  • 8 ALBICOCCHE MATURE
  • 4 CUCCHIAI DI ZUCCHERO DI CANNA
  • UN CUCCHIAIO DI FIORI DI LAVANDA

PROCEDIMENTO

  • In un recipiente o planetaria versate il latte, olio, sale zucchero lievito e per ultimo le farine e impastate.
  • Se dovesse risultare troppo morbido (appiccicoso) unite ancora della farina.
  • Spegnete la planetaria e fate lievitare per 1 ora.
  • Nel frattempo che l’impasto lievita, lavare le albicocche, denocciolare, metterle in una padella antiaderente con lo zucchero di canna.
  • Far andare a fuoco medio e lasciar caramellare, aggiungendo quasi all’ultimo i fiori di lavanda (facoltativo).Mettete da parte.
  • Trascorso il tempo necessario, sgonfiate l’impasto, stendetelo con un matterello formando un rettangolo e tagliate l’impasto in 3 parti uguali nel verso della lunghezza.
  • Allineate le tre strisce di pasta e distribuite le albicocche caramellate in maniera omogenea.
  • Iniziate a chiudere formando una treccia.
  • Lasciate lievitare ancora per 30 minuti e per ultimo spennellate con il tuorlo d’uovo.
  • Infornate a 200°C per circa 30 min, in forno preriscaldato.
  • Servite tiepido.

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