Il passato ritorna sempre nelle nostre vite, a volte per sorprenderci e ne siamo ben felici, altre per deluderci e vorremmo solo cancellarlo, ma fa parte delle nostre esistenze,
e dovremmo imparare a gestirlo.
Siamo oggi quel che la nostra storia ci ha segnato, le esperienze lentamente ci plasmano per renderci ciò che siamo.
Il passato torna anche in cucina, da una vecchia lettura fatta, ricordi, insegnamenti,
tutto riaffiora nei nostri piatti e nelle ispirazioni.
Quella di oggi, una ricetta legata ad un bellissimo ricordo.
Fine Giugno di un lontano 2000, caldo torrido, Roma, una città in delirio, presa d’assalto da turisti di ogni luogo.
Un ristorantino, Piazza Mignanelli, un piccolo tavolo in marmo da bistrot, due vecchi calici di vino bianco.
Due giovanissimi noi, io, un corpicino scolpito di ventenne strizzato da un tubino di raso nero, lui camicia celeste in lino, pieno di una bellezza disarmante.
Intorno tutto ride, l’entusiamo di un giovanissimo amore, i cin cin, il chiacchiericcio e le risate dei turisti un pò brilli, la presenza di donne bianche e biondissime,
nell’aria tutto tace, solo il caldo incombe. Da una piccolissima porta del retro ristorante giunge un odore di fritto, sugo, arrosto, siamo nel cuore della cucina Italiana per eccellenza.
Un accaldato cameriere in divisa bianca, lascia sul nostro tavolo una tagliatella che solo a guardarla le papille gustative festeggiano.
In ricordo di una una torrida serata di Giugno, ho provato e riprovato a replicare quello che è uno dei piatti più buoni mai assaggiati.
Oppure sarà stato il bel ricordo a renderlo tale.
Questa una mia versione di vignarola, con pasta di farina di castagne fatta a mano.
PAPPARDELLE CON FARINA DI CASTAGNE ALLA VIGNAROLA
Questa ricetta della cucina tradizionale Romana, prevede le tagliatelle come tipologia di pasta e l’aggiunta della lattuga che io non ho utilizzato.
Un piatto che amo per la presenza di tutto il buono che c’è in primavera e per la sua spiccata nota acida.
INGREDIENTI
PER LA PASTA
- 200 g di Farina di castagne
- 100 g di farina bianca
- 2 uova
- sale ed acqua q.b.
PER IL CONDIMENTO
- 3 carciofi
- 2 cipollotti
- 150 g di fave
- 150 g di piselli
- sale olio e pepe q.b.
- Pecorino (Romano se possibile)
- Vino bianco
- 1 limone
- Basilico e menta
PROCEDIMENTO
- Su di una spianatoia create una fontana con le farine, al centro metteteci le uova e un pizzico di sale e iniziate a lavorare.
- Aggiungete poca acqua per compattare l’impasto, create una pallina e lasciate riposare la pasta coperta con pellicola in moda che non secchi.
- Nel frattempo, pulite i carciofi dalle foglie dure, tagliateli a fettine e lasciateli in acqua e limone affinchè non anneriscano.
- Sgranate fave e piselli sciacquateli, pulite i cipollotti e tagliate a rondelle.
- In una padella ampia fate sudare in olio evo i cipollotti.Dopo averli ben scolati aggiungete i carciofi, e fate cuocere a fuoco lento.
- Non lasciate che i carciofi si secchino, aggiungete dell’acqua o meglio del brodo.
- Unite poi fave e piselli, sfumate con del vino bianco, salate e pepate e continuate la cottura lentamente a fuoco basso con coperchio.
- Torniamo alla pasta.Potete tirala a mano con matterello, diversamente con la macchinetta.
- Stendetela sottile di circa mezzo millimetro.Una volta stesa la sfoglia arrotolatela dai due lati e tagliate alla misura desiderata.
- Adagiate le pappardelle su un vassoio infarinato.
- Fate bollire dell’acqua in pentola con sale e giro di olio per non far attaccare la pasta.
- Fate cuocere le pappardelle e una volta scolata, versatela nella padella con il condimento.
- Assicuratevi che tutti gli ingredienti siano ben cotti e ancora umidi.
- Fate amalgamare la pasta con il sughetto.
- Fuori dal fuoco aggiungete formaggio, basilico o menta a piacimento.
- Pronti per impiattare.
Come sempre un’altra ricetta d’ascoltare, da vedere, da gustare, d’amare. Il tutto gestito dalla semplice eleganza che ti contraddistingue ❤️
Grazie Fabio sei sempre così gentile.Smack!