FOOD

La maglia della salute e una torta al cioccolato

 

 

 

 

Arrivava il sabato e il fastidioso momento del bagnetto. Tutti in fila dal più grande al più piccolo seduti su di un divano marrone finto pelle, in attesa di esser chiamati per esser lastricati nemmeno fossimo stati in mezzo al fango.

A dire il vero, non era nemmeno il bagno in sè per sé che detestavo, quanto l’umidiccio che mi restava addosso una volta uscita dall’ acqua e quella terribile ‘ maglietta della salute’ che ero costretta ad indossare.

Era davvero un incubo, di una lana quasi cotta, pesante, pungente, ma ancora più la odiavo dopo il bagnetto.

A ricordare questo momento, una vecchia polaroid inizio anni’80, di me, mia sorella e mio fratello, bianchi, lisci e profumati, tirati a nuovo, con un pigiamino di felpa pieno di pallini consunto dai tanti lavaggi, tutti rigorosamente dello stesso colore, celestino.

Nemmeno avessimo vinto un premio. Cosa c’era  di così magico da immortalare?… forse, immaginando a  questo mio racconto traumatico?

Ricordo che imploravamo mia nonna (che era la comprensiva di casa, colei che ci permetteva qualsiasi cosa) di non farci indossare quell’ indumento che ci rendeva dei piccoli robot e più che proteggerci da malanni invernali, ci rendeva dei tarantolati.

Lei, con tutta la sua bonaria ci tranquillizzava, facendoci credere che da lì a poco sarebbe accaduto qualcosa. Iniziava con i suoi racconti lunghi e lenti che ci portavano immediatamente in altri tempi e luoghi.

” Tra non molto usciranno le fragole, e quello sarà il momento di stare all’aria aperta, togliere la maglia  e indossare quella a maniche corte”.

Attraverso la parola ‘fragola’ creava un sogno nel nostro immaginario,

Peccato che fosse ancora gennaio e delle fragole,  nemmeno l’ombra.

Per distrarci e toglierci di dosso quel pensiero che come per tutti i bambini diventava pretesto di capriccio, ci metteva a preparare un dolce per la colazione della domenica mattina.

Il più delle volte si trattava della mitica ciambella al cioccolato. Con questo espediente riuscivamo a dimenticare quel fastidioso momento  e a concentrarci solo sul fattore dolce.

Il momento più bello, naturalmente arrivava quando l’impasto era ormai  pronto, versato nello stampo, infornato e sul  cucchiaio e nella ciotola, ne restava quel pò che bastava per la contesa della leccata finale.

Qualche volta, ho nostalgia di quella brutta ma calda maglia della salute, o forse, nostalgia di quei momenti e di quei conforti, delle colazioni in famiglia, chiassose ma allegre.

 

E’ appena entrato Marzo e sui banchi dei mercati sono comparse le prime fragole. La mia terra, proprio quella del Metapontino è tra le zone d’Italia più importanti  in produzione.

Mi sono lasciata tentare ed ho pensato di proporvi in chiave rivisitata, con un gusto tutto nuovo quella famosa ciambella di cui vi raccontavo prima.

Perfetta per la colazione, ma anche per un fine pasto con aggiunta di generosa ganache.

 

 

TORTA CIOCCOLATO, FRAGOLE E COCCO

Per questa torta ho utilizzato uno stampo da 22 cm con cerniera, Fragole del Metapontino e cioccolato Valrhona

INGREDIENTI

  • 180 g Farina 00
  • 50 g di farina di avena
  • 20 g di farina di cocco
  • 160 g di  Zucchero 
  • 150 g Cioccolato Fondente
  • 100 g Burro
  • Uova
  • 1 bustina Lievito In Polvere Per Dolci
  • 6 fragole

PREPARAZIONE

  • Spezzettate e Sciogliete il cioccolato a bagnomaria.Una volta sciolto, unite il burro e lasciate che si unisca al cioccolato.
  • In una ciotola montate le uova  (temperatura ambiente) e zucchero.
  • Aspettate che il cioccolato si sia raffreddato e versatelo nel composto di uova e zucchero
  • Setacciate le farine e lievito e unitele all’impasto , facendo attenzione a non smontare il tutto.Amalgamate.
  • Solo alla fine unite le fragole a piccoli pezzi. Non mettetene troppe per non appesantirla. Lasciatene qualcuna da parte per la guarnizione.
  • Dopo aver rivestito la tortiera con carta forno e preriscaldato il forno a 180°c, siete pronte per infornare.
  • Il tempo indicativo  per la cottura è di circa 35 minuti, ma la prova dello stecchino sarà di ulteriore certezza.
  • Solo dopo averla fatta raffreddare sarà pronta per esser accompagnata con aggiunta di fragole a volontà, una spolverata di farina di cocco e gustata.

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