Troppe volte accade di non riuscire a fare ciò che si vorrebbe, vuoi per il lavoro, vuoi per i troppi impegni. Tante le frustrazioni che ne seguono.
Rimandavo da anni il desiderio e il piacere di trascorrere una giornata in piena campagna, di avere un contatto diretto con la natura e la curiosità di vivere un’ avventura con essa.
Quando mi si è presentata la proposta di prender parte all’ esperienza ‘ Olivarum’ non ho esitato un momento. Responso, immediatamente positivo!
L’ iniziativa ha coinvolto turisti e stranieri che soggiornano in Basilicata, non ultima gente locale e bambini. Li ha visti tutti protagonisti di giornate inconsuete e piene d’entusiasmo.
Un’avventura che ha reso partecipi tutti in maniera diretta facendo riscoprire antichi mestieri, tradizioni legate alla raccolta delle olive e alla produzione dell’olio.
Sabato, ore 9,00, tutti pronti!
Appuntamento a Borgo San Gaetano. Ad accoglierci, in un viottolo lastricato di chianche calcaree, un glicine secolare di rara bellezza e gli ospitali padroni di casa, Noemi e Gianluigi.
Dopo una ricca colazione a base di crostate con marmellata, frutta fresca ,biscotti e altre prelibatezze locali, ci siamo mossi come squadre di veri lavoratori alla volta della campagna Lucana.
Grazie alla presenza di un maestro di quest’arte siamo riusciti ad individuare gli ulivi piu’ interessanti, a scoprirne segreti, grado di maturazione del frutto , leggende sulla perfetta raccolta e soprattutto ottime dritte per riuscire a tirar giu’ almeno 3 quintali di olive.
Attrezzi di ogni sorta ci hanno aiutato in questo che si è rivelato essere davvero un duro lavoro.
E poi si sa, dopo la fatica, la gratificazione!
Sarà perché il sole riscaldava come fosse ancora settembre, sara’ che la campagna (come dicono) mette appetito, sarà perché il picnic super chic era davvero all’altezza, anzi superando ogni aspettativa, ci siamo letteralmente fiondati su un banchetto d’altri tempi.
Direttamente per terra su di una tovaglia a quadri, il ben di Dio..frittate, peperoni, olive fritte, ciambotta, focacce, pane, taralli e vino.
Momento di convivio, risate, scambi di battute e racconti di un tempo passato. La ripresa della raccolta ci ha visto un po’ tutti provati, solo i più duri hanno tenuto sino al calar del sole. La fatica ci ha rimandati dritto nelle nostre confortevoli stanze.
Domenica, ore 11,00. Tutti, più o meno pronti.
La giornata, fortunatamente, ancora baciata da un gran bel sole.
Questa volta appuntamento direttamente in frantoio di ultima generazione.
L’intera mattinata (se di mattina si può parlare visto l’orario!) tutta dedicata alla parte tecnica e alla produzione dell’olio.
Non nascondo l’emozione provata nel vedere in fila ad altri cassettoni quello che era il frutto della nostra fatica e che di li a poco sarebbe diventato oro verde.
Un profumo inebriante, di fresco, pulito, fragrante, di pane e pomodoro, di olio. Tutti trepidanti per l’attesa.
La presenza dell’agronomo ha permesso a tutti di comprendere tecniche diverse di produzione, dell’importanza della molitura a freddo e di tutto ciò che è legato alla riuscita di un olio perfetto. Abbiamo imparato le differenze tra le varie macchine, cenni di degustazione….e come riconoscere un buono e un cattivo prodotto.
Veder scorrere l’olio (il nostro olio) appena molito, mi ha subito portato indietro nel tempo, alla mia infanzia, di quando lo facevamo in famiglia, un vero e proprio rito.
Questa bellissima esperienza mi ha riportata bambina per un attimo e ridato sensazioni che avevo rimosso.
Epilogo di queste bellissime giornate en plein air è avvenuto nella magica cornice di Hotel Giardino Giamperduto.
Gli ulivi secolari, il tipico venticello autunnale, il giardino incantato, lo sfondo di un panorama di campagna Lucana e un enorme tavolo centenario hanno accolto questa allegra compagnia.
Cosi si è conclusa questa esperienza, che personalmente mi trova arricchita e mi rimanda sicuramente al prossimo anno.
Mariangela
L’anno prossimo ci voglio essere!!
Cetamente